Arrivo a Bra, dove è in pieno svolgimento la XIV edizione di Cheese, il Mercato dei Formaggi. I cortili, le piazze e le strade di Bra ospitano i migliori prodotti dei casari, dei pastori, e dei formaggiai di tutto il mondo. Sulle bancarelle si trova quanto di più squisito possa offrire il mercato italiano e internazionale di cheese. Bra si trasforma in una grande festa en plein air nella quale le luci del palcoscenico sono tutte per il formaggio che però deve sottostare a regole ben precise, racchiuse nella metafora “Il sapore dei prati”. I formaggi ammessi a questa importante rassegna devono infatti provenire da allevamenti sensibili al benessere animale, alimentati al pascolo, su prati stabili, con una naturale varietà di foraggi. Sono rigorosamente esclusi gli allevamenti dove i mangimi destinati all’alimentazione degli animali contengono gli Ogm, i formaggi che abbiamo subito trattamenti chimici con l’aggiunta di conservanti, additivi o coloranti. Non resta che immergersi in questo mare di prelibatezze, tra profumi e sapori.
Per il pasto di mezzogiorno, oltre ai generosi assaggi offerti dagli espositori, ci sono le cucine di strada, i food truck (i mitici chioschi-furgone). Sono proposti al pubblico i cibi che caratterizzano il nostro Paese: le olive ascolane, il parmigiano reggiano, i fritti, i cremini, le mozzarelline, i carciofini, le tigelle farcite con i migliori salumi e formaggi italiani, la salsiccia di Bra, il pecorino, lo gnocco fritto, ecc. Un’offerta che attinge alla più genuina e golosa tradizione italiana costituita da piatti di qualità a prezzi popolari che nascono dall’amore per i prodotti naturali e dall’uso dei migliori ingredienti. Non possono mancare i birrifici artigianali, una miriade di etichette, tra le quali trovare quella che si sposa maggiormente con i gusti personali e meglio si abbina con le proposte dei cibi di strada.
Un altro importante polo dell’evento è Pollenzo, a 6 chilometri dal centro di Bra, sede dell’Università di Scienze Gastronomiche (Unisg) e della Banca del Vino. Arrivare a Pollenzo è facile, grazie alle apposite navette messe gratuitamente a disposizione dall’organizzazione. Si ha così l’occasione di dare un’occhiata a questo bellissimo borgo che ha il suo vanto principale nel castello visconteo, divenuto residenza sabauda nel 1846 e inserito tra i Siti Patrimonio Unesco. Interamente ristrutturato e rimaneggiato da Carlo Alberto, oggi ospita l‘Agenzia Reale Carlalbertina, un’azienda agricola d’avanguardia. Nel 1999 l’Agenzia Reale è passata in mano a Slow Food che dopo un importante restauro l’ha trasformata nella Sede dell’Università di Scienze Gastronomiche, istituto di assoluta fama mondiale che accoglie studenti da ogni parte del globo. Con la caduta della Monarchia, molte delle Residenze Sabaude, così come questa, sono state oggetto di contese giudiziarie. I discendenti di Casa Savoia lo hanno venduto, nel 1972, ad una famiglia di industriali, restando pertanto privato e attualmente non aperto al pubblico. Accanto al Castello sorge l’antica Pieve di San Vittore Martire, risalente al V secolo ma totalmente demolita nel 1846 a seguito della trasformazione del borgo voluta da Carlo Alberto di Savoia. È realizzata in mattoni rossi in stile neogotico e presenta una pianta a tre navate con volte a crociera. A sinistra e sulla parte posteriore della chiesa si innalza il Campanile a base quadrata. Rientrati a Bra e riempito il carrello ella spesa, all’ora prestabilita ci ritroviamo tutti al bus per il viaggio di rientro. Cena libera
